La letteratura si può considerare uno specchio della realtà? Ne è convinta Laura Marzi che, pur mantenendo uno sguardo interdisciplinare, racconta il lavoro di cura a partire dal romanzo Slow Man di John M. Coetzee e non solo. Riflette sul suo libro Carmela Covato.
In mezzo c’è the border: Silvia B. con le parole e le immagini narra, ragiona, traduce alcune parole che sente da chi tenta il game ovvero l’entrata in Europa sulla rotta balcanica, dall’isola greca di Lesvos, da Trieste e Ventimiglia … Segnala questo originale testo Chiara Cremaschi.
Dante nasce diverso e ha un padre detenuto. I figli spesso devono scontare le colpe dei padri. Quale giudizio morale pronunciare verso quegli uomini che non hanno saputo proteggerli dalla cattiveria umana? Il corpo inverso, romanzo d’esordio di Barbara Guazzini, è recensito da Simona Raimondo.
Donne che raccontano storie nasce dal progetto sbocciato a Parma per merito di Daniela Rossi e Francesca Avanzini, che ha mobilitato alla scrittura centinaia di donne, attraverso un concorso: segnala l’antologia dei loro scritti Loredana Magazzeni.
La protagonista de La vegetariana, vive quasi muta in un quotidiano di ordinaria violenza. E rifiuta l’assunto di opprimere o uccidere per esistere. Come finirà scopritelo nel libro o nello spettacolo (visto per noi da Sarah Perruccio) tratto dal romanzo della sud coreana Han Kang premiata con il Nobel 2024.
SUONI D’INCHIOSTRO 4. La puntata di dicembre dà voce a Astrid Lindgren. È Benedetta Amabile a creare brevi documentari sonori sulla vita e l’attività di donne impegnate nell’arte, nel teatro e nella letteratura. Ascoltatela!
La scrittrice statunitense Ursula K. Le Guin nel suo celebre La mano sinistra delle tenebre inventa un mondo di esseri non binari anticipando una visione queer. Lo illustra bene il saggio che Giuliana Misserville le ha dedicato e che Floriana Coppola recensisce.
MADRI, NON MADRI 6. Mamme d’Italia. Chi sono, come stanno, cosa vogliono si intitola il libro di Monica D’Ascenzo e Manuela Perrone, giornaliste del Sole24Ore
Le culle vuote non sono un problema delle donne, sono invece lo specchio di un paese. Una società vecchia e diseguale incoraggia la rinuncia.
Ne scrive Nadia Tarantini.
Il velo è uno strumento di lotta. Dalle manifestazioni contro l’abrogazione dei diritti femminili nel 1979 al movimento “Donna Vita Libertà”, generazioni di iraniane hanno portato avanti con coraggio le proprie lotte. Lo racconta Rassa Ghaffari in Strade di donne in Iran, segnalato da Paola Meneganti.
IN QUESTA NEWSLETTER
Diversamente eroiche di Carmela Covato
Che il game vi vada bene di Chiara Cremaschi
Gli organi a rovescio di Simona Raimondo
Donne che raccontano storie di Loredana Magazzeni
La vegetariana di Sarah Perruccio
SUONI D’INCHIOSTRO. 4: Astrid Lindgren di Benedetta Amabile
Ursula la sovversiva di Floriana Coppola
Madri, non madri 6. In quale modo esserlo? di Nadia Tarantini
Il velo è uno strumento di lotta di Paola Meneganti